Un’esperienza memorabile: membro di una giuria cinematografica internazionale per una settimana.

articolo di  Matteo Moscova 4T

Prima di far parte della Giuria “Euregio Young Jury 2025”, nell’ambito della edizione 2025 del Film Festival di Bolzano (8-13 aprile), ero solo un alunno appassionato di cinema col sogno di poter lavorare nel settore. Ora credo che l'obbiettivo sia ancora più chiaro. 

Ho saputo di questa occasione in un giorno di scuola come tutti gli altri dalla mia professoressa di Italiano. Mi sono candidato scrivendo una lettera motivazionale e un commento personale su un film a mia scelta e con grande stupore ho appreso di essere stato selezionato: ero parte di una giuria di giovani come me, nove ragazzi, italiani e austriaci, cinque film da giudicare. La sfida più grande di tutte è stata conoscerci e poter discutere nonostante le differenze linguistiche.

I primi due giorni abbiamo partecipato a delle lezioni di linguaggio cinematografico presso la casa della Pesa in Piazza del Grano, palazzo molto antico di Bolzano e pieno di storia.

Le lezioni erano dirette dal docente austriaco Arnold Schnotzinger, Direttore su ORF 1, il canale principale della tv austriaca e insieme a lui, Rita Maria Lupi, che si occupava di tradurre per le ragazze madrelingua italiana, e più avanti per dirigere le discussioni sui film visionati. In queste lezioni abbiamo potuto comprendere quanto sia importante l'arte del cinema e l'efficacia nel poter esprimere emozioni e contesti tramite anche solo un'immagine. Abbiamo analizzato vecchi e nuovi film, passando dal grande Hitchcock al recente Wim Wenders e abbiamo potuto studiare diversi stili di inquadrature e montaggio, per capire cosa ci sia dietro il genio di un regista e sceneggiatore.

Tra noi membri della giuria all'inizio è stato un po’ difficile comunicare, date le sottili barriere culturali e linguistiche, visto che le ragazze trentine non sapevano bene il tedesco, e le austriache non parlavano né capivano l'italiano. Queste barriere si sono però abbattute soprendentemente presto grazie ai pranzi e cene giornalieri insieme al Batzen, un ristorante tirolese di Bolzano, dove insieme a grandi abbuffate, abbiamo iniziato a legare sempre di più tra risate e discussioni profonde.

Cosa molto importante riguardo al rapporto tra noi membri, era il fatto che, nonostante avessimo del tempo libero nel pomeriggio per tornare a casa o in ostello, rimanessimo sempre insieme in giro per la città. I film in concorso da giudicare erano cinque in 3 giorni: Hanami, Disco Afrika: A Malagasy Story, Little Trouble Girls, Last Swim e Mond. 

Questi film, li porteremo sicuramente per sempre nei nostri cuori, perché fanno parte di questa esperienza unica. Ogni film affrontava diverse tematiche vicini a noi giovani.

Tutti i film ci hanno appassionati in maniere diverse, però la scelta è ricaduta tra solo due di questi ovvero Last Swim e Little Trouble Girls. 

Dopo aver votato il film vincitore, ovvero Last Swim, abbiamo partecipato alla premiazione finale del Film Festival, con nove premi da consegnare, assegnati da quattro giurie diverse, tra cui la mia. Durante la premiazione ho potuto provare una esperienza che da tempo sognavo: incontrare artisti, critici, appassionati alla presenza del Sindaco di Bolzano. 

Subito dopo la premiazione, siamo stati tutti invitati al rinfresco al Hotel Mondschein. Durante la festa ho potuto stringere la mano e congratularmi con il vincitore del premio Miglior Film, ovvero Stefan Djordjevic. È stato un vero onore.

Grazie a questa esperienza sento di aver imparato molto sul linguaggio del cinema, ma soprattutto di essere più convinto del mio obiettivo futuro

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